Sono il saltimbanco evanescente
sfuggito al setaccio dei pensatori
che hanno sporcato il libro sacro
con ridicoli attrezzi fuori misura.
Mi nascosi sotto le foglie dei platani
e il cappello saporito dei funghi
in mezzo alle bolle di sapone
nella pancia calda del violino
dentro la cartella di un geometra
tra riga diritta e preciso compasso.
Per giungere fino a voi, lindo
immune da ogni pensamento
che non sia sull'amore all'alba.
lunedì 2 novembre 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento