Si risveglia il folletto Confetto
per la festa finale d'ottobre
dopo quella del vino e del luppolo
nell'Europa invasa da scherzetti
con risate di grandi spiriti
che fumano sigari alla crema
e ballano sudati la passacaglia.
Confetto prepara i suoi miscugli
che dovrebbero sembrare dolciumi
e paiono cavolini di Brussel
o peggio, è meglio non dirlo.
Intride le fave dei morti
nello sputo dei pomi selvatici
e gusci di noci e castagne
nella cacca dolce dell'ape.
Chi vuole tali schifezze?
In lontane ottobrate gialle
Confetto era da cerimonia
stimatissimo sommelier di corti
con sovrani spiritosi, avvezzi
agli affari balordi dell'uomo.
Non temevano pastiglie, dolcetti
scherzetti procurati da bilioso intrigo.
Lanciavano gli assaggi al buffone
alle galline, ai maiali, ai cani.
lunedì 2 novembre 2009
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