lunedì 2 novembre 2009

Si destò sconvolto

Si destò sconvolto dall'incubo
di dover lasciare il suo amico
che parlava da sé, si divertiva così
ed era la migliore compagnia
nelle stagioni a rincorrersi
sorridenti, a farsi gustosi scherzetti
per l'universo degli umani sciocchi.
La morte non aveva scelta.
Doveva attendere distante
il finire dei discorsi filosofici
di quel solitario scozzese
circondato da saggi animali.
Ogni sveglia, in ogni stanza
ticchettava allegra a carica
e c'era il gallo di riserva
risparmiato ai Natali con parsimonia.
Sospirava per una favola
serviva un tè agli agrumi
con la gaia teiera brontolona.
La fiaba arrivò a bussare
al laboratorio del castello
e ci fu di che brindare
con tanti dolcetti e confetti.

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